Il nuovo Titolo V: autonomie territoriali e Parlamento nella riforma costituzionale

20.08.2016

SOMMARIO: 1. Introduzione – 2. Il metodo – 3. Il nuovo Titolo V – 3.1 Le competenze legislative – 3.2 Organizzazione e funzionamento della p.a. – 3.3. Il finanziamento degli enti territoriali – 3.4 Le autonomie speciali e differenziate – 4. Nuovo Titolo V e Parlamento – 5. Conclusione

 

Abstract

La riforma costituzionale approvata dal Parlamento impone di considerare diversamente gli stessi parametri interpretativi finora utilizzati. Un ruolo essenziale per una valutazione circa gli effetti della riforma sarà peraltro costituito necessariamente dalla fase attuativa.

Il nuovo Titolo V torna in particolare sulle competenze legislative di Stato e Regioni, recependo alcune letture filounitarie fatte proprie dalla Corte costituzionale. Tuttavia non è in grado di sciogliere tutti i nodi legati alla contrapposizione tra unità e differenziazione. Le relazioni finanziarie tra Stato e autonomie territoriali saranno caratterizzate dalla prevalenza del coordinamento rispetto all’autonomia degli enti territoriali. In prospettiva, la riforma del Titolo V si rifletterà necessariamente sulla organizzazione e il funzionamento delle Camere e richiederà un massiccio intervento di adeguamento dei regolamenti parlamentari. Non sarà più sufficiente operare con meri adattamenti della prassi.

Tucciarelli 

di Claudio Tucciarelli


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