Lo «statuto delle opposizioni» nella riforma costituzionale e le sue prospettive di attuazione, tra riforme dei regolamenti parlamentari e nuovi assetti istituzionali

26.06.2016

SOMMARIO: 1. Premessa – 2. La «cecità» della Costituzione del 1948 e dei regolamenti parlamentari del 1971 rispetto all’opposizione parlamentare e l’evoluzione di quest’ultima nell’esperienza costituzionale, parlamentare e politica italiana – 3. La ricerca di uno statuto dell’opposizione parlamentare e la riflessione teorica sul ruolo dell’opposizione in una democrazia pluralista maggioritaria – 4. Lo «statuto delle opposizioni» nell’attuale riforma costituzionale e nei precedenti progetti di riforma della Parte seconda della Costituzione – 5. Le prospettive di attuazione dell’art. 64, secondo comma, Cost.: un percorso in salita – 5.1. Statuto «dell’opposizione» e statuto «delle opposizioni». L’ambito soggettivo di applicazione dello statuto e il ruolo della nuova legge elettorale della Camera – 5.2. Lo statuto dell’opposizione nel progetto di riforma del regolamento della Camera elaborato dal Gruppo di lavoro nominato dal Presidente della Camera (cd. “riforma Boldrini”) – 5.3. La configurabilità di un’opposizione parlamentare nel nuovo Senato, tra pluralità dei cleavages, modelli di organizzazione interna e l’enigma del sistema di elezione dei senatori – 5.4. Il giudizio preventivo di costituzionalità delle leggi elettorali di Camera e Senato – 6. Conclusioni.

 

Antonuzzo

di Andrea Antonuzzo


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