A proposito dell’istituzione in Sicilia dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane: tutto è compromesso ma nulla è ancora perduto

01.05.2014

SOMMARIO: 1. Il processo di riforma della governance locale in Sicilia: una valutazione comparativa con la legge nazionale. 2. Il cambiamento di obbiettivo della riforma nazionale ignorato dal legislatore siciliano. 3. Il disconoscimento del principio di sussidiarietà ed il formale ossequio al principio di autonomia. 4. La spinta a configurare il governo locale in modo federale e l’erronea scelta dell’elezione indiretta degli organi. 5. L’attribuzione a Consorzi e Città di funzioni di coordinamento e programmazione ma anche “di governo di area vasta”. 6. La mancata considerazione dei Comuni macigno insormontabile sul percorso della riforma del governo locale. 7. L’unità della classe politica regionale e locale condizione indispensabile per un esito positivo della riforma.

di Andrea Piraino


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