Ampliamento delle ipotesi di annullamento con rinvio al giudice di primo grado: erronea declaratoria di inammissibilità del ricorso di primo grado
Sommario: 1. Caso in esame. — 2. Casi di rimessione al giudice di primo grado. — 3. Introduzione del nuovo motivo di rinvio per declaratoria di inammissibilità del ricorso. — 4. Profili lesivi del diritto di difesa e possibili risvolti. — 5. Conclusione.
Abstract: Il presente contributo si propone di evidenziare l’importante svolta interpretativa compiuta dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n. 16/2024, in tema di rimessione della causa al giudice di primo grado. La novità consiste nell’inclusione – tra le ipotesi di “nullità della sentenza” di cui all’art. 105, comma 1, c.p.a. – dell’erronea declaratoria di inammissibilità del ricorso di primo grado per difetto di legittimazione o interesse, ove tale vizio impedisca l’esame del merito. Tale approdo segna un parziale superamento della giurisprudenza restrittiva precedente, ispirata ad un’interpretazione rigorosa e tassativa delle ipotesi di regressione processuale. L’Adunanza Plenaria, nel mutare indirizzo, valorizza la necessità di garantire l’effettività del diritto di difesa e la piena attuazione del principio costituzionale del doppio grado di giurisdizione. In tale prospettiva, vengono analizzati i passaggi logico-giuridici della pronuncia volti a chiarire il significato sostanziale della nullità processuale e a rafforzare l’effettività della tutela giurisdizionale, nel rispetto dei principi di celerità ed economia processuale. Si assiste, pertanto, ad una significativa evoluzione della giurisprudenza amministrativa che, nel delicato bilanciamento tra contrapposti principi e interessi processuali, vira verso un ampliamento delle garanzie riconosciute al ricorrente ingiustamente pretermesso dal vaglio di merito.
The purpose of this contribution is to highlight the interpretative turn introduced by the Plenary Assembly of the (Italian) Council of State in ruling no. 16/2024, which, in cases of remittal to the court of first instance, decided to extend the notion of “nullity of the judgment” under Article 105(1) of the Code of Administrative Procedure to include the erroneous dismissal of first-instance appeals for lack of standing or interest, where such error prevents any review on the merits. Departing from the restrictive previous jurisprudence, the decision reaffirms the importance of safeguarding the right to defence and the constitutional guarantee of a dual degree of jurisdiction. In this light, the ruling’s logical and legal reasoning is examined, as it aims to clarify the substantive meaning of procedural nullity and reinforce the effectiveness of judicial protection, all within the framework of the principles of procedural economy and expeditiousness. Thus, a significant evolution emerges in administrative jurisprudence that, navigating the delicate balance between competing procedural principles, moves toward expanding the safeguards available to claimants unjustly excluded from substantive adjudication.