IL DOCUMENTO CONCLUSIVO DELL’INDAGINE CONOSCITIVA DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

15.12.2016

A cura di Luca Bartolucci

Il 13 ottobre 2016 è stato approvato dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali il Documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riguardo al “sistema delle conferenze”, svolta presso la stessa Commissione a partire dal 15 novembre 2015 (http://www.camera.it/application/ xmanager/projects/leg17/attachments/shadow_comunicatostampa/allegato_pdfs/000/010/627/Documento_conclusivo_approvato.pdf).

La Commissione parlamentare per le questioni regionali aveva riconosciuto la necessità, mentre si raggiungeva uno stadio avanzato dell’iter di esame del disegno di legge di riforma costituzionale, di procedere a una riflessione sulle forme di raccordo fra Stato e autonomie territoriali, alla luce del ruolo che la riforma avrebbe attribuito al Senato. L’indagine conoscitiva era nata con un duplice obiettivo: da un lato, verificare l’impatto delle nuove disposizioni costituzionali sul sistema vigente; dall’altro, acquisire elementi istruttori utili per verificare se sarebbe stato opportuno un riordino complessivo delle Conferenze a Costituzione vigente. In particolare, il documento conclusivo prende in considerazione due scenari: le prospettive a Costituzione vigente con i possibili interventi di riordino del sistema di raccordo tra Stato e autonomie e le prospettive a Costituzione modificata, con la revisione del sistema di raccordo tra Stato e autonomie.

L’indagine giunge ad alcune conclusioni a Costituzione vigente riguardanti i possibili interventi di riordino del sistema di raccordo tra Stato e autonomie. Si fa riferimento, in particolare, alla legge costituzionale n. 3 del 2001 che individuava, all’articolo 11, uno strumento volto a garantire alle autonomie territoriali la partecipazione al procedimento legislativo attraverso l’integrazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali con rappresentanti di Regioni, Province autonome ed enti locali e attribuendo un valore rinforzato ai pareri resi dalla medesima Commissione su disegni di leggi concernenti materie incidenti su competenze regionali o sull’autonomia finanziaria regionale e locale. Nel corso dell’indagine conoscitiva la mancata integrazione della Commissione è stata più volte richiamata come una delle cause che hanno contribuito all’insorgere dell’elevato contenzioso. Un secondo intervento necessario che individua l’indagine è la razionalizzazione del “sistema delle conferenze”, mai adeguato alla riforma del titolo V.

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