AGCM: sanzionate Telecom, Wind, Vodafone e H3G per pratiche commerciali scorrette.

13.05.2015

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato, in data 21 gennaio 2015, alcuni principali operatori del settore delle comunicazioni mobili per pratiche commerciali scorrette.

Più nel dettaglio, Telecom, Wind, Vodafone e H3G sono state multate per un importo complessivo pari a 5.100.000 € per aver posto in essere una pratica commerciale scorretta nell’ambito della commercializzazione dei cosiddetti servizi premium, ossia i servizi a sovrapprezzo, utilizzati via internet mediante terminale mobile.

A seguito di molteplici segnalazioni pervenute dalle associazioni di consumatori e dagli utenti di telefonia mobile, i quali denunciavano la fornitura non richiesta, con successivo e automatico addebito sul credito telefonico da parte del proprio operatore di telefonia mobile, dei servizi a sovrapprezzo accessibili durante la navigazione internet, nel giugno del 2014 l’Autorità ha deciso di avviare un procedimento istruttorio.

Nel corso delle indagini, nonché sulla base di quanto emerso nel corso di ispezioni condotte in collaborazione con la Guardia di Finanza (Gruppo Antitrust- Nucleo Speciale Tutela Mercati), l’AGCM ha accertato che la pratica commerciale scorretta posta in essere dai quattro operatori è riconducile principalmente a due condotte illecite: l’omissione di informazioni rilevanti e/o la diffusione di informazioni non corrispondenti al vero e l’adozione di un sistema automatico di trasferimento dati.

La prima condotta consiste, dunque, nel non fornire agli utenti appropriate e veritiere informazioni relative all’oggetto del contratto di telefonia mobile e, più nel dettaglio, riguardo all’abilitazione dell’utente alla ricezione di servizi a pagamento durante la navigazione in mobilità, alle caratteristiche essenziali, alle modalità di fornitura e di pagamento, all’esistenza del c.d. blocco selettivo dei servizi a sovrapprezzo ed alla necessità per l’utente di doversi attivare mediante una richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco.

La seconda, qualificata come aggressiva, consta invece nell’attivazione automatica dei servizi premium e il relativo prelievo del corrispettivo del servizio dal credito telefonico, senza alcuna autorizzazione al pagamento da parte dell’utente e senza che quest’ultimo abbia comunicato al gestore di tali servizi il proprio numero telefonico. In particolare, l’operatore di telefonia mobile avrebbe implementato “un sistema automatico di trasferimento del numero di telefono dell’utente (cd. Enrichment) dal gestore ai Content Service Provider che editano i contenuti digitali a pagamento e il successivo automatico addebito del servizio sul credito telefonico dell’utente senza che quest’ultimo abbia mai adottato un comportamento attivo (..) o si sia, in altro modo consapevole, reso riconoscibile”.

A rendere ancor più grave l’illiceità della pratica, è un terza condotta posta in essere dagli operatori  H3G e Tim  risultante nella diffusione di messaggi pubblicitari finalizzati alla promozione dei servizi a pagamento privi di informazioni rilevanti in merito agli elementi principali dell’offerta (condizioni di fruibilità, costi del servizio) e ai diritti dei consumatori nella contrattazione a distanza,  nonché contraddistinti da meccanismi producenti l’accesso a tali servizi, la loro attivazione con relativo addebito sul credito telefonico,  accidentalmente o senza che il consumatore abbia espressamente manifestato la propria volontà in tal senso.

Per le suddette ragioni, l’AGCM ha ritenuto tale pratica contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in maniera apprezzabile il comportamento economico del consumatore e ha così deciso di irrogare una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 1.750.000 euro ciascuno a Telecom Italia e H3G e pari a 800.000 euro ciascuno a  Wind e Vodafone.

Per ulteriori informazioni consultare il seguente link:

http://www.agcm.it/stampa/news/7411-multe-a-telecom-wind-vodafone-e-h3g-per-i-servizi-premium-a-sovrapprezzo.html

 

A cura di Giorgiana Grazioli