Sicurezza nucleare: la Commissione Europea propone una modifica della Direttiva del 2009.

16.05.2013

La Commissione Europea ha presentato, in data 13 giugno 2013, una proposta di modifica della Direttiva del 2009 sulla sicurezza nucleare (Direttiva 2009/71/EURATOM che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari), proposta scaturita quale conseguenza dei risultati negativi riportati dagli stress test condotti sulle centrali europee in seguito al disastro nucleare di Fukushima del marzo 2011. Le crescenti preoccupazioni circa la sicurezza della produzione di energia nucleare e la salvaguardia della salute dei cittadini hanno indotto la Commissione ad intervenire al fine di scongiurare il verificarsi di simili incidenti in Europa e di garantire una risposta tempestiva ed efficiente nel caso in cui, malgrado tutti gli accorgimenti, dovessero fatalmente capitare emergenze nucleari. Lo stesso GÜnther Oettinger, Commissario Europeo per l’Energia, ha dichiarato che “La decisione di produrre o no energia nucleare spetta ai singoli Stati membri. Resta il fatto che oggi in Europa sono operativi 132 reattori nucleari. Il nostro compito alla Commissione è garantire che per ognuno di questi impianti la sicurezza sia la primissima priorità”.

Per questo motivo, la Commissione ha proposto di emendare la Direttiva 2009/71 fissando obiettivi di sicurezza paneuropei, destinati a ridurre in maniera significativa i rischi e a proteggere i cittadini e l’ambiente dai pericoli derivanti da analoghe catastrofi, mediante la definizione di regole più rigorose e incisive a livello europeo. Nel dettaglio, le modifiche proposte sono volte a migliorare l’attuale framework normativo per la sicurezza nucleare in Europa attraverso il rafforzamento del ruolo e dell’indipendenza delle autorità nazionali di regolazione; la promozione di un miglioramento effettivo della trasparenza, il consolidamento dei principi esistenti e l’introduzione di nuovi obiettivi e requisiti in materia di sicurezza nucleare; il potenziamento del monitoraggio e dello scambio di esperienze mediante l’istituzione di un sistema europeo di peer reviews degli impianti nucleari ed, infine, la creazione di un meccanismo atto a favorire lo sviluppo, a livello europeo, di linee guida armonizzate per la sicurezza nucleare.

Il fine precipuo della Direttiva è dunque quello di garantire una maggiore sicurezza in caso di emergenze nucleari, in particolar modo si richiede agli Stati membri di assicurare che, nel caso di cui si verifichino simili incidenti, sia eliminata l’emissione di radioattività nell’ambiente, o quanto meno di fare in modo che essa non costituisca un rischio per la salute. Inoltre, la Commissione, stabilisce l’obbligatorietà della revisione degli impianti ogni sei anni a livello europeo, l’esecuzione di periodiche revisioni, almeno ogni dieci anni ,a livello nazionale e la predisposizione di misure di preparazione all’emergenza e di risposta in sito.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare i seguenti link:

http://ec.europa.eu/energy/nuclear/safety/safety_en.htm

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-532_it.htm

Il testo della proposta di Direttiva può essere reperito al seguente link:

http://ec.europa.eu/energy/nuclear/safety/doc/com_2013_0343_en.pdf

Il testo della Direttiva 2009/71/EURATOM può essere reperito al seguente link:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:172:0018:0022:IT:PDF

a cura di Giorgiana Grazioli