Sommario: 1. Il governo dell’economia nella Costituzione della Repubblica. – 2. Pianificazione, liberismo e corporativismo. – 3. La funzione dei Comitati interministeriali. – 4. La “cariocinesi”. – 5. L’asimmetria informativa. – 6. Tra sovraordinazione ed equiordinazione. – 7. La direttiva, atto giuridico a fattispecie aperta. – 8. La “zona grigia” dell’alta amministrazione. – 9. Tra legittimità e opportunità. – 10. Alta amministrazione e rapporto fiduciario. – 11. Il buon andamento come limite al rapporto fiduciario. – 12. “Immagini” del coordinamento plurilaterale nel governo dell’economia agli inizi degli anni Ottanta. – 13. La scomparsa del merito ammnistrativo negli anni Novanta.
Abstract
Nel 1957, mentre Vittorio Bachelet scriveva sul coordinamento nell’amministrazione pubblica dell’economia, lo stesso intervento pubblico nell’economia si stava velocemente ampliando, parallelamente alla crescita economica del Paese. In questo periodo, cominciò a prendere forma un nuovo assetto istituzionale dell’intervento pubblico nell’economia caratterizzato dalla collocazione di una nuova forma di governo al vertice dell’organizzazione ministeriale: il Comitato interministeriale. All’interno di queste dinamiche prese forma il coordinamento dell’amministrazione pubblica dell’economia: una nuova prassi istituzionale che si pone al centro della riflessione di Bachelet.
In 1957, while Vittorio Bachelet was writing on coordination in the public administration of the economy, public intervention itself (in the economy) was expanding rapidly, as was the country’s economic growth. During this period, a new institutional arrangement of public intervention in the economy began to take shape, characterized by the placement of a new form of government at the top of the ministerial organization: the Interministerial Committee. Within these dynamics, the coordination of the public administration of the economy took shape: a new institutional practice that took center stage in Bachelet’s thinking.