Resoconto convegno «La Corte dei conti al servizio del Paese per una ripresa economica equa ed efficiente»

28.06.2022

Abstract

L’espressione “golden powers” descrive il complesso di poteri speciali attribuiti al Governo, per il controllo su particolari investimenti esteri e di rilevanza strategica nazionale. L’evoluzione normativa dell’istituto in questione è il riflesso del mutato rapporto negli anni dello Stato con il mercato, divenuto nel tempo “stratega” nella protezione della sicurezza nazionale.
In questo quadro, il presente studio ricostruisce la vicenda e, analizzando le due pronunce in epigrafe, riflette sul ricorso ai poteri speciali, quali espressione manifesta di deroga alle libertà di circolazione di merci e capitali, nonché parti fondanti e fondamentali del progetto europeo per la creazione di un mercato unico. Nonostante sino ad oggi, il Governo abbia fatto un uso limitato dei poteri speciali, l’ampliamento degli spazi di intervento governativo e la recente tendenza a controllare non solo vicende di carattere straordinario ma anche normali attività contrattuali (quali l’acquisizione di beni e servizi), solleva a nuove e continue riflessioni da considerare.

The expression “golden powers” describes the set of special powers granted to the government, for control over particular foreign investments and those of national strategic importance. The normative evolution of the institution in question is a reflection of the changed relationship over the years of the state with the market, which over time has become a “strategist” in the protection of national security. Within this framework, this study reconstructs the affair and, by analyzing the two epigraph pronouncements, reflects on the use of special powers as a manifest expression of derogation from the freedoms of movement of goods and capital, as well as foundational and fundamental parts of the European project for the creation of a single market.
Despite the fact that until now, the government has made limited use of special powers, the widening of the spaces of government intervention and the recent tendency to control not only events of an extraordinary nature but also normal contractual activities (such as the acquisition of goods and services), raises new and continuing reflections to consider.

 

 

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di Renata Stancanelli e Federica Zaccarelli


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