Alla ricerca di un paradigma giuridico della decisione amministrativa algoritmica

31.03.2022

Sommario: 1. La scelta giuridica nel contesto tecnologico, tra atomi temporali e infinite possibilità. – 2. I rischi connessi all’uso degli algoritmi non deterministici. – 3. La necessità di un differente paradigma giuridico. – 4. Considerazioni conclusive: equilibrio sistemico e mediazione giuridica sullo sviluppo dell’IA.

 

Abstract

Negli ultimi anni, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’azione pubblica ha permesso non soltanto l’automatizzazione di procedure che richiedono l’analisi di numerosi dati e informazioni, ma si è spinta anche nell’utilizzo degli algoritmi all’interno dei procedimenti amministrativi, creando una relazione tra la macchina e l’essere umano. Tuttavia, tale relazione non è sempre armoniosa poiché risulta costantemente sbilanciata dall’azione di due fondamentali fattori dell’evoluzione tecnologica: la percezione del tempo e la misura delle possibilità. Tali fattori influenzano l’operato del decisore pubblico che, a differenza che in passato, dispone di strumenti sempre più avanzati. A tal proposito, il presente elaborato esamina la condizione del decisore pubblico, quale soggetto immerso nella complessità dell’ambiente tecnologico rispetto al quale occorrerà intervenire sia sul versante normativo che su quello organizzativo, accelerando processi ancora troppo lenti e abbandonando formule ormai superate.

In recent years, the use of artificial intelligence in public action has enabled not only the automation of procedures requiring the analysis of numerous data and information, but has also pushed into the use of algorithms within administrative procedures, creating a relationship between the machine and the human being. However, this relationship is not always harmonious as it is constantly unbalanced by the action of two fundamental factors of technological evolution: the perception of time and the measurement of possibilities. These factors influence the actions of the public decision maker who, unlike in the past, has increasingly advanced tools at his disposal. In this regard, the present paper raises the condition of the public decision maker as a subject immersed in the complexity of the technological environment with respect to which it will be necessary to intervene on both the regulatory and organizational sides, accelerating processes that are still too slow and abandoning outdated formulas

 

 

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di Pietro Falletta


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