Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al Testo unico del pubblico impiego

18.04.2017

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al Testo unico del pubblico impiego, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l), m), n), o), q), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Lo schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al Testo unico del pubblico impiego è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 febbraio scorso. Il 28 febbraio, l’atto di Governo n. 393 è stato trasmesso alla Presidenza di Camera e Senato, al fine di sottoporlo al parere delle Commissioni parlamentari.

Le Commissioni competenti per materia incaricate di elaborare un parere, che avrà carattere non vincolante per il Governo, sono: la Commissione XI Lavoro e la Commissione V Bilancio della Camera; la Commissione parlamentare per la semplificazione; la Commissione I Affari Costituzionali del Senato. Gli organismi sono chiamati a pronunciarsi, entro il 29 aprile 2017, sul merito dei 24 articoli che compongono lo schema di decreto legislativo e che sono suddivisi nei seguenti Capi:

il Capo I – “Disciplina delle fonti” – comprendente gli articoli 1, 2, 3 e recante disposizioni di coordinamento e risoluzione di antinomie; il Capo II  – “Fabbisogni” – comprendente gli articoli 4 e 5 e che riporta disposizioni sull’organizzazione del personale degli uffici; il Capo III – “Reclutamento e incompatibilità” – di cui fanno parte gli articoli 6, 7, 8 e che disciplina le procedure di regolamento delle pubbliche amministrazioni; il Capo IV – “ Lavoro flessibile” – costituito dal solo articolo 9, che prevede misure in materia di disciplina dei contratti di lavoro flessibile; il Capo V – “Misure di sostegno alla disabilità” – contenente l’articolo 10 e recante disposizioni sull’attuazione di criteri di delega in materia di disabilità; il Capo VI – “Contrattazione” – costituito dall’articolo 11, in cui vengono definiti i termini generali della contrattazione collettiva; il Capo VII – “Responsabilità disciplinare” – comprendente gli articoli da 12 a 17, con cui si ridefiniscono i criteri generali connessi alla responsabilità disciplinare; il Capo VIII – “Polo unico per le visite fiscali”- che contiene l’articolo 18 in materia di certificazioni mediche; il Capo IX – “Disposizioni transitorie e finali” – costituito dagli articoli 19 a 25 in cui si elencano le misure di coordinamento transitorie e finali, in materia finanziaria, con riferimento al costo del lavoro e abrogazione delle disposizioni superate dallo schema di riforma.

Si segnala che la relazione tecnica predisposta dall’Ufficio legislativo del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione evidenzia che: “Gli istituti su cui va a incidere la nuova normativa sono: organizzazione degli uffici e fabbisogno di personale; pianificazione dei fabbisogni di personale; reclutamento del personale; personale a tempo determinato o assunto con forme di lavoro flessibile; inserimento delle persone con disabilità; contrattazione collettiva e rappresentatività sindacale; forme e termini dei procedimenti disciplinari; controlli sulle assenze.”

Lo schema di decreto legislativo, nei 24 articoli elaborati in sede governativa, si propone di armonizzare i precetti fondamentali della disciplina del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, già esistenti all’interno del d.lgs. 165 del 2001, mediante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione che richiamano i principi ed i criteri direttivi individuati all’articolo 17 della l. n. 124 del 2015.

http://www.camera.it/leg17/682?atto=393&tipoAtto=Atto&leg=17&tab=1#inizio

http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/docnonleg/33983.htm

 

a cura di Federica Zaccarelli