Lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n.175, “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica” 

31.03.2017

In data 17 febbraio 2017, è stato approvato dal Consiglio dei ministri, in esame preliminare, il decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175).

L’intervento correttivo, attuativo della sentenza n. 251 del 2016 della Corte Costituzionale, sana il vizio procedimentale censurato dalla stessa, prevedendo la previa acquisizione dell’intesa, anziché del parere reso in Conferenza unificata. Lo schema del decreto, sul quale è stata sancita, in data 16 marzo 2017, l’intesa della Conferenza Unificata, ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato, ed è attualmente in esame alla Camera: i pareri della V Commissione Bilancio e della Commissione parlamentare per la semplificazione sono attesi entro il 20 maggio 2017.

Il Consiglio di Stato, in particolare, rendendo il suo primo parere sui decreti correttivi emanati dopo la sentenza della Consulta, ha evidenziato come l’adozione di tale provvedimento non si possa limitare alla mera necessità di “sanare il deficit partecipativo” segnalato dalla Corte costituzionale, dovendosi lo stesso considerare uno strumento volto ad apportare tutte le modifiche necessarie per un completo ed efficace funzionamento delle norme introdotte nel testo unico.

I giudici amministrativi analizzano, in tal senso, oltre alle disposizioni del correttivo, anche le previsioni normative del testo unico rimaste inalterate, che, a parere degli stessi, avrebbero dovuto essere considerate con maggiore attenzione da parte del legislatore, alla luce dei dubbi emersi in dottrina. Inoltre, il Consiglio di Stato mette in rilievo le disfunzioni, già sottolineate nel precedente parere (il parere n. 968 del 21 aprile 2016), che permangono nel testo del provvedimento.

Il decreto, nello schema licenziato dal Consiglio dei ministri, prevede, in particolare, la proroga dei termini per la ricognizione, in funzione della revisione straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute, che dal 23 marzo 2017 è posticipato al 30 giugno 2017; alla stessa data è altresì prorogato il termine entro il quale le società a controllo pubblico debbono effettuare la ricognizione del personale in servizio, mentre viene fissato al 31 luglio 2017 il termine per l’adeguamento delle società a controllo pubblico alle disposizioni in tema di governance societaria.

Nel merito, invece, tra le principali novità introdotte dal decreto vi è la previsione che l’attività di autoproduzione di beni e servizi possa essere strumentale oltre che agli enti pubblici partecipanti, anche allo svolgimento delle loro funzioni, in modo da dissipare ogni dubbio sulla legittimità dell’uso della società in house per lo svolgimento di attività sottese ad una pubblica funzione (quale ad esempio la riscossione dei tributi), non strettamente riconducibili alle attività strumentali approvvigionabili tramite la partecipazione ad una società in luogo del ricorso all’appalto pubblico. È inoltre adesso possibile per le pubbliche amministrazioni detenere partecipazioni in società aventi, come oggetto sociale, la produzione di energie rinnovabili e per le università costituire società per la gestione di aziende agricole con finalità didattiche; si prevede poi che i presidenti delle regioni, con una delibera motivata dall’interesse pubblico ed adottata nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità, possono escludere parzialmente o totalmente delle società a partecipazione regionale dall’applicazione del provvedimento. In relazione alla governance societaria, viene stabilito, infine, che le stesse società a controllo pubblico possano sostituire un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri all’amministratore unico, in maniera motivata e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi.

schema correttivo partecipate

a cura di Benedetta Celati


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