6. I deputati in missione che abbiano partecipato a votazioni qualificate sono da ritenersi decaduti dalla missione?

26.05.2015

 a cura di Piero Gambale

Nella seduta della Camera dei deputati del 6 novembre 2014 il deputato Crippa (M5S) interviene  per  un richiamo al Regolamento riferito al disposto dell’articolo 46, comma 2, ai sensi del quale “i deputati che sono impegnati per incarico avuto dalla Camera, fuori dalla sua sede, o se membri del Governo, per ragioni del loro ufficio sono computati come presenti per fissare il numero legale” (deputati in missione). Segnala che, durante una votazione segreta nel corso dei lavori delle Commissioni VIII Ambiente e X Attività produttive sulla proposta di parere favorevole formulata dai relatori in ordine alla proposta di nomina del dottor Antonio Agostini a direttore dell’ISIN (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione), alcuni deputati in missione hanno esercitato il loro diritto di voto, non risultando quindi più in missione. Successivamente in Aula, al momento della lettura da parte della Presidenza dell’elenco dei deputati in missione, i deputati in questione figuravano nuovamente in missione. Il deputato Crippa (M5S) pone le seguenti questioni:  a) come sono conteggiati ai fini del numero legale dell’Assemblea i deputati che hanno votato in precedenza in Commissione?; b) sarebbe opportuno stabilire  un meccanismo di segnalazione automatica in Commissione, in modo che in fase di votazione si rilevi la presenza di un deputato in missione e se ne dia una comunicazione tempestiva alla segreteria dell’Aula per farne decadere la missione?

Preso atto di tali osservazioni, la Presidenza si riserva di porre la questione in Giunta per il regolamento.

Nella seduta del 12 novembre 2014 della Giunta per il regolamento della Camera dei deputati, la Presidente, richiamata la questione posta dall’onorevole Crippa (M5S) circa gli effetti prodotti dalla partecipazione di un deputato in missione ad una votazione qualificata – nel caso di specie una votazione segreta sul parere su una proposta di nomina – ricapitola in primo luogo la disciplina vigente in tema di missione, contenuta in diverse fonti normative: Regolamento  (art. 46, comma 2, circolare del 21/2/1996 e delibere dell’Ufficio di Presidenza n. 181 e 190 del 2012) – e dalla quale si ricava che le missioni riguardano: i membri del Governo, i deputati a) per incarico delle Commissioni o di altre delegazioni b) per ragioni del loro ufficio. Non è quindi possibile ricavare una disciplina applicabile al caso richiamato (che, secondo i dati riportati, è ipotesi percentualmente bassa: 105 votazioni qualificate in 18 mesi per un numero di sedute basse (57 su 4.407) e pertanto, rifacendosi alla prassi, occorre evidenziare come essa sia nel senso che le votazioni qualificate in Commissione non influiscono sulla missione, mentre la partecipazione a votazione in Assemblea fa decadere i deputati dalle missioni.

Per ovviare pertanto a tale lacuna, la Presidenza dispone un’integrazione della prassi vigente per il caso di votazioni qualificate in Commissione, estendendo anche ai deputati che abbiano partecipato a votazioni qualificate in Commissione – peraltro nella prassi assai limitate – la decadenza dalla missione.

 

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