Fondazioni bancarie: Protocollo di Intesa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio

25.05.2015

È stato siglato, in data 22 aprile 2015, il Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (ACRI), in risposta all’obiettivo di una ridefinizione dell’impianto normativo in materia di Fondazioni bancarie.

Il Protocollo segna l’avvio di un processo di riforma delle Fondazioni di origine bancaria orientato ad un ritorno allo spirito originale delle leggi Amato-Ciampi che avevano delineato per queste ultime un ruolo di istituzioni no-profit impegnate nel sociale e nella promozione del territorio.

Più nel dettaglio, il Protocollo prevede, in primo luogo, la diversificazione degli investimenti: una Fondazione, infatti, non può concentrare più di un terzo dell’attivo patrimoniale in un singolo soggetto.

Inoltre, non viene previsto il ricorso a forme di indebitamento, fatta eccezione per i casi di temporanee e limitate esigenze di liquidità e non è consentito l’utilizzo di derivati, se non per finalità di copertura o per operazioni che non presentino rischi di perdite patrimoniali.

Con la sottoscrizione del Protocollo in parola l’Acri garantisce l’impegno da parte delle Fondazioni ad osservare le regole contenute nello stesso e ad inserirle, ove occorra, nei propri statuti; ciò, sia sul piano economico e finanziario, sia in termini di governance.

In particolare, sotto questo profilo, le Fondazioni si impegnano, tra l’altro, a:

– applicare criteri stringenti per la definizione dei corrispettivi economici dei componenti i propri organi, coerenti con la natura di enti senza scopo di lucro e comunque commisurati all’entità del patrimonio e delle erogazioni;

– definire limiti alla permanenza in carica dei membri degli organi;

– adottare procedure di nomina dirette ad assicurare la presenza del genere meno rappresentato e valorizzare il possesso di competenze specialistiche che garantiscano adeguati livelli di professionalità dei componenti degli organi e conformare l’attività ad un ampio principio di trasparenza, che assicuri adeguata diffusione delle principali decisioni alla collettività di riferimento.

Per approfondimenti, il testo del Protocollo di intesa tra Mef e ACRI è reperibile al seguente link: http://www.mef.gov.it/inevidenza/documenti/acri.pdf

a curai Mavie Cardi