Flash sulla Garanzia Giovani

09.05.2015

Da Aprile 2013 in tutti i paesi della Comunità Europea ha preso forma il Piano “Youth Guarantee” per combattere e intervenire al continuo incremento della disoccupazione giovanile. 1.135 milioni di fondi Europei sono stati diretti esclusivamente ai NEET – ragazzi che hanno terminato il percorso scolastico obbligatorio e che non si trovano in alcuna situazione lavorativa (1.722.852 persone al 2013) – i fondi dovranno essere impegnati entro il 31 Dicembre 2015 e spesi entro i tre anni successivi.

378 milioni è l’ammontare del cofinanziamento nazionale, per le politiche attive e i servizi per l’impiego di competenza amministrativa delle Regioni. Per un totale di 1.513 milioni di euro totali il Piano di Garanzia Giovani è uno dei più audaci progetti europei.

In una recente conferenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riguardante il piano Garanzia Giovani sono stati resi noti i dati raccolti fino a Dicembre 2014 e relativi al periodo RCFL 2013.

Non senza critiche,l’’anno appena concluso ha portato alla formazione degli operatori, alla registrazione degli utenti e all’implementazione dell’iniziativa da parte delle Regioni. Il 2015 si propone di dare pieno avvio alle misure previste dal piano nell’offrire ai ragazzi, tra i 15 e i 29 anni, i mezzi e il supporto necessario all’inserimento nel mondo del lavoro. Più nello specifico durante il 2015 ci sarà la piena attuazione dei protocolli con le associazioni imprenditoriali, l’attivazione completa degli intermediari privati e si svilupperanno rapporti tra aziende, enti e istituti scolastici in modo da far incontrare in modo efficace ed efficiente la Domanda e l’Offerta di Lavoro.. Il Piano Garanzia Giovani si concluderà nel 2018 e l’’auspicio è che dia risultati concreti nella lotta contro la disoccupazione giovanile.

I dati raccolti delineano come il progetto sia già ampiamente conosciuto tra i giovani e che il Piano stia iniziando a delinearsi in modo abbastanza chiaro . Da Maggio 2014 –  data in cui è stato ufficialmente attuato il Piano Garanzia Giovani – a oggi ci sono state 337.456 mila registrazioni, il 42,7 % dei registrati è stato contattato dal centro per l’impiego inserito al momento della compilazione della domanda, i colloqui fatti sono stati più di cento mila e 113.118 persone sono state prese in carico dal centro per l’impiego  o da un altro ente regionale accreditato.

Il maggior numero di registrazioni si è riscontrato in Campania dove i presi in carico con Profilazione sono stati il 10.9%, la maggior parte dei quali giovani tra i 25 e i 29 anni di età. Prima in classifica con il 14,4% di presi in carico con Profilazione è la Regione Sicilia con la maggior parte dei giovani iscritti è tra i 19 e i 24 anni di età.

A oggi sono diversi i numeri delle offerte di lavoro matchate: risultano essere state veicolate 31.159 mila offerte di lavoro, per un totale di 44.776 mila posti. La tipologia contrattuale di cui si usufruisce maggiormente è il contratto di lavoro a tempo determinato, per un totale di 33.100 mila posti di lavoro.

Il Piano Garanzia Giovani si dirama in nove azioni differenti:

1) L’accoglienza presa in carico e orientamento

2) Formazione

3) Accompagnamento al Lavoro

4) Apprendistato

5) Tirocinio extra-curriculare (Avvisi per la selezione in molte Regioni italiane)

6) Servizio Civile (Bandi dal 17 Novembre 2014 per la selezione di 5.504 volontari in molte Regioni italiane)

7) Sostegno all’Autoimpiego (In fase di costituzione)

8) Mobilità territoriale

9) Bonus Occupazionale (In vigore dal 3 Ottobre 2014)

La Formazione e il Tirocinio extra-curriculare sono le due azioni per le quali la maggior parte delle Regioni ha programmato somme di denaro da destinarvi mentre il Servizio Civile Nazionale  è stato implementato solamente in otto Regioni su venti.

Altro punto fondamentale per l’attuazione del Piano Garanzia Giovani è il coinvolgimento degli intermediari privati (enti accreditati che si propongono di fare da “ponte” tra i ragazzi in cerca di lavoro e le imprese). Purtroppo riguardo a questo punto la situazione è molto eterogenea in tutto il territorio nazionale. La Regione con più enti intermediari privati è la Lombardia – circa 800 strutture – mentre fanalino di coda sono la Liguria e l’Abruzzo, senza contare le Regioni aventi ancora in corso il processo di accreditamento.

A oggi fare una previsione sull’efficacia di questo Piano appare prematura. La sfida più grande per Garanzia Giovani è acquisire fiducia di ragazzi e aziende che, grazie ad intermediari privati o centri per l’impiego, possono riuscire entrambi ad ottenere ciò a cui aspirano.

Di sicuro la buona/cattiva riuscita di Garanzia Giovani rappresenterà lo specchio per la valutazione delle capacità delle Regioni a gestire iniziative europee sul territorio nazionale.

 

Giorgia Pignani