Un “protocollo sperimentale” può contenere le regole di prima attuazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio?

24.05.2014

a cura di Renato Ibrido

Nella seduta della Giunta per il Regolamento del Senato l’11 dicembre 2013, il Presidente del Senato, Grasso, ha illustrato il Protocollo sperimentale contenente le norme di prima attuazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio elaborato dagli Uffici di presidenza delle Commissioni Bilancio delle due Camere.

Il medesimo Protocollo era stato approvato dalla Giunta per il Regolamento della Camera dei nella seduta del 21 novembre 2013.

Nel corso della discussione, il sen. Santangelo (Movimento Cinque Stelle) ha sottolineato che fra le competenze attribuite alla Giunta dall’art. 18, c. 3, Reg. Sen. non rientra il potere di esercitare poteri normativi mediante “fonti” a valenza esterna di natura atipica. Ha altresì ricordato che l’art. 16, c. 2 della legge n. 243 del 2012 assegna ai regolamenti parlamentari, e non ad altre “fonti”, il potere di disciplinare l’organizzazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio.

In risposta alle obiezioni del sen. Santangelo, il Presidente del Senato ha chiarito che, in attesa dell’approvazione di una apposita proposta di modifica del regolamento, le Camere sono in ogni caso chiamate a dare attuazione, sebbene con una procedura sperimentale, alla riforma introdotta con il nuovo art. 81 Cost. e con la legge n. 243 del 2012. Ha inoltre osservato che la Giunta si trova «ad affrontare una fattispecie del tutto inedita», «un caso che i Regolamenti di entrambi i rami del Parlamento non potevano ovviamente contemplare».

La Giunta per il Regolamento – dopo aver dato mandato alla sen. Lanzillotta (Scelta civica) di elaborare una ipotesi di modifica del Regolamento concernente l’Ufficio parlamentare di bilancio – ha “preso atto” del Protocollo sperimentale adottato dagli Uffici di presidenza delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Alessandroa.baroni