In commissione sede referente, è possibile fare propri emendamenti ritirati?

24.05.2014

a cura di Renato Ibrido

 Nel corso della seduta della Commissione Affari costituzionali della Camera del 28 gennaio 2014, nell’ambito dell’esame in sede referente della riforma della legge elettorale (C. 3 e abb.), l’on. Toninelli (Movimento Cinque Stelle) ha comunicato che il proprio Gruppo, ai sensi dell’art. 86, c. 8 Reg. Cam., intendeva fare propri alcuni degli emendamenti ritirati da deputati del gruppo del Partito Democratico.

Ai sensi dell’art. 86, c. 8, del regolamento «Un emendamento ritirato dal proponente può essere fatto proprio soltanto da venti deputati o da un presidente di Gruppo».

Il Presidente della Commissione, on. Sisto (Forza Italia), ha affermato che, per prassi costante, la disposizione in esame trova applicazione soltanto con riferimento agli emendamenti ritirati nel corso della discussione in Aula e non anche in relazione a quelli ritirati in Commissione, come nel caso in questione.

Nella successiva seduta dell’Assemblea del 28 gennaio, l’on. Toninelli, intervenendo per un richiamo al Regolamento, ha sollecitato un intervento del Presidente della Camera rispetto alla decisione procedurale assunta quella mattina dal Presidente della I Commissione. In particolare, l’on. Toninelli ha sottolineato che, in mancanza di specifiche disposizioni per i lavori in Commissione, sarebbe comunque possibile fare applicazione analogica delle regole previste per la fase di esame in Assemblea.

In risposta all’on. Toninelli, il Presidente di turno, on. Marina Sereni (Partito Democratico), ha dichiarato inammissibile il richiamo al Regolamento, in quanto non vertente sull’oggetto della discussione. La Presidenza ha altresì ricordato i criteri di ammissibilità dei richiami al Regolamento stabiliti dal parere della Giunta per il Regolamento del 24 ottobre 1996.

Alessandroa.baroni