Servizi pubblici locali: novità del decreto sblocca Italia (D.L. n. 133/2014)

22.05.2014

L’11 novembre 2014 è stata pubblicata la legge n. 164 che ha convertito, con modificazioni, il decreto legge del 12 settembre 2014 n. 133, recante misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.
Il decreto contiene numerose norme in materia di servizi pubblici con finalità di accelerazione e semplificazione della realizzazione di opere infrastrutturali strategiche indifferibili e urgenti, nonché per favorire il potenziamento delle reti autostradali e di telecomunicazioni e migliorare la funzionalità aeroportuale.
Il Capo I contiene misure urgenti per sbloccare gli interventi su alcuni assi ferroviari del Sud Italia e sugli aeroporti di interesse nazionale (art. 1). Sono state introdotte norme di semplificazione procedurale per le infrastrutture strategiche affidate in concessione. In particolare è stata inserita nel codice dei contratti pubblici una disposizione che consente al bando di gara di prevedere, nell’ipotesi di sviluppo del progetto per stralci funzionali o nei casi più complessi di successive articolazioni per fasi, l’integrale caducazione della relativa concessione con la conseguente possibilità in capo al concedente di rimettere a gara la concessione per la realizzazione dell’intera opera, qualora, entro un termine non superiore a tre anni, la sostenibilità economico finanziaria degli stralci successivi non sia attestata da primari istituti finanziari (art. 2). Ulteriori disposizioni urgenti per lo sblocco di opere indifferibili, urgenti e cantierabili per il rilancio dell’economia sono stabilite all’articolo 3.
Il Capo II contiene misure per il potenziamento delle reti autostradali e di telecomunicazioni. In materia di concessioni autostradali è fissato un termine entro il quale i concessionari di tratte autostradali nazionali devono sottoporre al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti le modifiche del rapporto concessorio in essere finalizzate a procedure di aggiornamento o di revisione anche mediante l’unificazione di tratte interconnesse, contigue ovvero tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria ed un nuovo piano economico-finanziario (art. 5). Si prevedono poi incentivi e agevolazioni per interventi infrastrutturali realizzati sulle reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga e norme di semplificazione per le procedure di scavo e di posa aerea dei cavi, nonché per la realizzazione delle reti di comunicazioni elettroniche (art. 6).
Il Capo III contiene misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico. L’articolo 7 prevede l’integrazione del Codice dell’Ambiente in materia di servizio idrico, con la fissazione di scadenze perentorie per l’individuazione degli enti di governo d’ambito da parte delle regioni e per l’approvazione dei piani d’ambito, la scelta della forma di gestione e l’avvio della procedura di affidamento del servizio. È inoltre specificato che il programma di interventi contenuto nel Piano d’Ambito deve individuare le opere di manutenzione straordinaria e le nuove opere da realizzare, compresi gli interventi di adeguamento di infrastrutture già esistenti. La puntuale indicazione delle opere a carico dell’affidatario del servizio dovrà essere, poi, contenuta nel capitolato di gara. La verifica in merito a tali adempimenti è assegnata all’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, alla quale viene affidato il compito di presentare semestralmente un’apposita relazione alle Camere.
Altre norme in materia di servizi pubblici sono contenute nel Capo VI che prevede misure urgenti in materia di porti e aeroporti, in particolare per migliorare la funzionalità aeroportuale (art. 28) e obblighi di pianificazione strategica della portualità e della logistica (art. 29).
L’art. 35 specifica poi le modalità di creazione e organizzazione della rete nazionale degli impianti strategici di recupero e smaltimento di rifiuti urbani, prevedendo il coinvolgimento delle Regioni nella predisposizione del decreto attuativo ed un contributo di ristoro – a carico del gestore – alla Regione i cui impianti ricevono rifiuti da altre regioni.
Infine, il Capo IX contiene misure urgenti in materia di energia, in particolare, misure a favore degli interventi di sviluppo delle regioni per la ricerca di idrocarburi (art. 36), interventi in favore dei territori con insediamenti produttivi petroliferi (art. 36 bis), misure urgenti per l’approvvigionamento e il trasporto del gas naturale (art. 37), misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali (art. 38), revisione degli incentivi per i veicoli a basse emissioni complessive (art. 39) e sul teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti (art. 39 bis).

Il testo del decreto è reperibile al seguente link:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/09/12/14G00149/sg

 

a cura di Livia Lorenzoni