Oscillazioni in senso centralistico della giurisprudenza costituzionale in tema di altri beni culturali diversi da quelli identificati tali ai sensi della normativa statale

12.05.2014

Sommario: 1. Premessa – 2. I termini della questione – 3. Qualche osservazione sui criteri utilizzati dalla Corte per individuare i beni culturali ex lege e quelli che non rientrano in tale categoria.

Abstract.

Con questo scritto si intende esaminare i criteri interpretativi utilizzati dalla Corte costituzionale per risolvere le questioni di costituzionalità attinenti ai beni culturali e ad “altri beni culturali diversi da quelli identificati tali ai sensi della normativa statale”. In particolare si esamina la sentenza n. 194/2013 dove la Corte, con argomentazioni non del tutto persuasive, dichiara l’incostituzionalità di una legge regionale, chiamando in causa, in maniera discutibile, l’art. 10 del Codice Urbani, che viene considerato norma interposta. Si mette in evidenza, difatti, come il Giudice delle leggi, nella summenzionata decisione, pur partendo da presupposti analoghi a quelli riscontrabili nelle precedenti sentenze inerenti a questioni simili, giunge a conclusioni completamente differenti rilevandosi una mancanza di coerenza nella giurisprudenza costituzionale sull’argomento de quo.

Parole chiave.

Beni culturali – Corte costituzionale – potestà legislativa regionale – presunzione di culturalità –  Codice Urbani.

di Stefania Cavaliere


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