Può il Ministro per i rapporti con il Parlamento evidenziare le asimmetrie procedurali nella disciplina della questione di fiducia tra i due rami del Parlamento?

07.05.2014

a cura di Piero Gambale

Nel corso della seduta dell’Assemblea della Camera del 3 febbraio 2014, il ministro per i rapporti con il Parlamento Franceschini, nel porre la questione di fiducia sul disegno di legge di conversione del decreto-legge c.d. “svuota-carceri” (C 1920), rimarca la necessità di superare le asimmetrie procedurali presenti nella disciplina della questione di fiducia nei due rami del Parlamento (cfr. anche l’on Brunetta in seduta Camera dei deputati del 22 dicembre 2013). In particolare, il Ministro Franceschini sottolinea come, a fronte di un numero di decreti-legge adottati e di votazioni fiduciarie richieste inferiore rispetto ai precedenti Governi Berlusconi e Monti, la disciplina procedurale della questione di fiducia nei due rami del Parlamento presenti notevoli asimmetrie: diverso il lasso temporale intercorrente tra la posizione e il voto finale (almeno 24 ore alla Camera; manca analoga previsione al Senato); diverso l’oggetto del voto (che alla Camera può comportare un doppio voto: quello di fiducia e quello sul provvedimento), diversa la possibilità di contingentare i decreti-legge, nonché l’esame di eventuali ordini del giorno. Per tale ragione, chiede che la parte delle riforme regolamentari relative alla conversione dei decreti-legge venga “stralciata” e approvata quanto prima.

Alessandroa.baroni