Lo stato di attuazione della Garanzia Giovani

07.05.2013

L’European Youth Guarantee è il programma dell’Unione Europea, approvato ad Aprile 2013, che cerca di porre le basi per un piano di aiuto ai giovani cittadini europei. Con la proposta “Youth Guarantee” ogni stato europeo si impegna a fornire ai giovani under 25, entro quattro mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione, un’offerta lavorativa di qualità, un apprendistato o un tirocinio. Inoltre viene attivato uno schema apposito per quanto riguarda la categoria dei giovani “NEET”, ragazzi che hanno terminato il percorso scolastico obbligatorio e che non si trovano in alcuna situazione lavorativa. In questo senso, grazie al progetto della Garanzia Giovani, per il periodo 2014 – 2020, l’ Unione Europea finanzierà con 6 miliardi di euro, che potranno salire a 9, (di cui 500 mila destinati all’Italia), un piano di inserimento professionale e dei percorsi di formazione per giovani al di sotto dei 25 anni di età, potenzialmente estendibile a tutti i disoccupati fino al compimento dei 30 anni. Raccomandazione principale nel testo del Consiglio dell’Unione Europea è il rafforzamento dei centri per l’impiego aumentando i fondi a loro disposizione e il personale assunto. Inoltre una maggiore coordinazione e collaborazione tra le strutture pubbliche e delle agenzie private è doverosa per una lotta contro la disoccupazione efficace e omogenea. Il ruolo primario dei vari centri per l’impiego, pubblici e privati, sarà proprio quello di riuscire a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Preminente sarà il sostegno dei centri per il supporto ai disoccupati, seguendoli in modo specifico durante la ricerca del lavoro e monitorando la loro esperienza perfino dopo aver trovato un impiego. Un esempio positivo nell’ambito dell’occupazione giovanile è offerto dall’Austria. Il governo di Vienna ha di fatto lanciato il programma “C’mon 14/17” grazie al quale, tramite una consulenza specialistica e intensiva ai giovani al di fuori del sistema scolastico, la disoccupazione giovanile è la più bassa tra tutti i paesi dell’Unione . Altro esempio di eccellenza per la lotta contro la disoccupazione giovanile è la Repubblica Finlandese. Grazie allo “Youth Guarantee” entro i primi 3 mesi di disoccupazione un ragazzo al di sotto dei 25 anni e un neolaureato al di sotto dei 30 anni di età, hanno una fondata possibilità di trovare un impiego. Un piano efficiente, attento alle diverse esigenze dei giovani in difficoltà, propone inoltre corsi di formazione per gli under 25. Nel 2013 prenderà l’ avvio il nuovo programma Garanzia Giovani con un budget di 60.000.000 di euro . In Italia già nella precedente legislatura era stato affrontato il problema dell’inoccupazione dei giovani. Tra i dibattiti parlamentari si era imposto il disegno di legge n.3181 proposto dai senatori Treu, Ghedini, Ichino, Nerozzi, Passoni e Roilo riguardante interventi a sostegno del pensionamento flessibile e della solidarietà intergenerazionale. All’articolo 3 della proposta di legge si prevedeva che, contestualmente alla riduzione dell’orario di lavoro di un dipendente in età pensionabile, il datore di lavoro procedesse all’assunzione di un giovane di età inferiore ai 29 anni con un contratto di apprendistato, o di un giovane di età non superiore ai 35 anni con un contratto di subordinazione a tempo indeterminato. Allo stesso tempo il datore di lavoro avrebbe dovuto implementare un piano formativo individuale per il nuovo assunto. Sfortunatamente il seguente progetto non è stato riproposto in questa legislatura e il disegno di legge non è mai stato esaminato dal parlamento. Passo in avanti in materia di occupazione, sulla scia europea della Garanzia Giovani, è stato il Decreto del governo del 26 Giugno 2013. Il piano approvato prevede incentivi fino a 650 euro al mese per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. Questa disposizione implica che il giovane assunto debba avere un’età tra i 18 e i 29 anni e debba almeno possedere una delle seguenti caratteristiche: essere disoccupato da 6 mesi, avere una o più persone a carico, essere sprovvisto del diploma di scuola media superiore o professionale. Infine, verranno stanziati da parte del governo 794 milioni di euro, da spendere nel periodo 2013 – 2016, per la lotta contro la disoccupazione giovanile. Il fine del decreto legge è creare nuovi posti di lavoro, possibilmente a tempo indeterminato, e di combattere l’inattività incentivando la formazione e favorendo l’alternanza scuola-lavoro. La disoccupazione giovanile ostacola lo sviluppo personale e, di conseguenza, quello sociale; crea tensione generazionale e intergenerazionale; pesa sulle casse dello Stato e frena la ripresa economica. In questo frangente il Decreto legge ha stanziato 2 milioni di euro annui da spendere fino a Dicembre 2015 per tirocini formativi e, quindi, combattere anche la dispersione scolastica con un programma specifico indirizzato a potenziali giovani NEET. Le statistiche riferenti a luglio 2012 posizionano l’Italia al quarto posto, dopo Grecia, Spagna e Portogallo, per l’inoccupazione dei giovani. Il 34.2% dei ragazzi under 25 non segue più un percorso formativo e non ha trovato lavoro e, molto spesso, smette di cercarlo. La riforma delle agenzie dell’impiego e la collaborazione tra scuole, università e strutture private può portare ad un’inversione di tendenza. In questo ambito è stato presentato un emendamento, da aggiungere al Decreto legge n. 101 del 31 Agosto 2013, presentato il 25 Settembre alla Presidenza del Senato dai senatori di Scelta Civica e PD. Il testo tratta i temi dell’occupazione e pone in rilievo il problema dell’organizzazione e della coordinazione dei centri per l’impiego. Il compito di sperimentare una nuova forma più efficace ed efficiente per la ricerca di lavoro viene delegato alle Regioni che, mediante delibera della Giunta Regionale, potranno attivare un servizio di assistenza intensiva nella ricerca della nuova occupazione. Il testo del decreto legge e dei relativi emendamenti inizieranno ad essere presi in esame da martedì 1 Ottobre 2013. Grazie ai nuovi fondi 2014-2020 provenienti dall’Europa i centri per l’impiego potranno essere potenziati e la lotta contro la disoccupazione, non solo giovanile, potrà cominciare a dare i suoi frutti. La formazione di un nuovo wellfare contro ogni conflitto generazionale è alla base per la ripresa economica e la stabilità sociale. Come sostiene un antico proverbio cinese, la risorsa più importante per ogni nazione sono le generazioni future: “Quando pianifichi per un anno semina chicchi di grano, quando pianifichi per un decennio pianta alberi, quando pianifichi per la vita alleva uomini”.   Sitografia • http://www.forumnazionalegiovani.it • http://www.unitipercrescereinsieme.it/ • http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/index.asp • http://www.pietroichino.it/?cat=18

a cura di Giorgia Pignani