Bozza delle linee guida sul contrassegno elettronico

29.05.2012

L’art. 23-ter, comma 5, del codice dell’amministrazione digitale (d. lgs. n. 82/2005) prevede che “Al fine di assicurare la provenienza e la conformità all’originale, sulle copie analogiche di documenti informatici, è apposto a stampa, sulla base dei criteri definiti con linee guida emanate da DigitPA, un contrassegno generato elettronicamente, formato nel rispetto delle regole tecniche stabilite ai sensi dell’articolo 71 e tale da consentire la verifica automatica della conformità del documento analogico a quello informatico”.

L’Agenzia per l’Italia Digitale (che, in base alla legge n. 134/2012 assume le funzioni sinora svolte da DigitPA) ha preparato la bozza delle Linee guida di cui all’art. 23-ter del codice, pubblicate on line per la consultazione pubblica.

In generale, il contrassegno elettronico si ricollega alla necessità di prevedere la stampa (documento analogico) di documenti originali informatici. Si pone, pertanto, l’esigenza di garantire la conformità della copia analogica (cartacea) all’originale documento informatico. Il contrassegno elettronico attesta tale conformità e, pertanto, conferisce pieno valore giuridico alle copie in questione.
Gli scenari d’uso del contrassegno elettronico nell’attività ordinaria delle pubbliche amministrazioni sono praticamente rilevanti. Le Linee guida specificano, al riguardo, le regole tecniche ed operative da osservare nel ricorso al contrassegno elettronico.

La bozza delle Linee guida ed ulteriori informazioni sul tema sono disponibili sul sito di DigitPA.

A cura di Giuseppe Cammarota