Corte costituzionale, 28 ottobre 2010, n. 304
Giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale sollevato dal Tribunale ordinario di Roma, sezione lavoro
Norme impugnate e parametri di riferimento
Il giudice rimettente ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 24-bis, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, in legge, con modificazioni, dalla legge 7 luglio 2006, n. 233, per asserito contrasto con gli articoli 97 e 98 della Costituzione. L’articolo impugnato stabilisce che, all’atto del giuramento, tutte le assegnazioni di personale, ivi compresi gli incarichi anche di livello dirigenziale e le consulenze e i contratti, anche a termine, conferiti nell’ambito degli uffici di diretta collaborazione, decadono automaticamente ove non confermati entro trenta giorni dal giuramento del nuovo Ministro.
Argomentazioni della Corte:
Ricostruiti i pregressi orientamenti giurisprudenziali in materia di spoils system, la Corte osserva come nell’ambito della separazione tra gli organi di indirizzo politico e gli organi di gestione gli uffici di staff svolgano un’attività di supporto strettamente connessa all’esercizio delle funzioni di indirizzo politico-amministrative. La peculiarità del ruolo svolto li porta ad operare in un contesto diverso da quello proprio degli organi burocratici, al punto da dover parlare di una “intima compenetrazione e coesione” più che di una distinzione funzionale tra le attribuzioni del Ministero e quelle dei suddetti uffici. Si giustifica così il rapporto fiduciario tra Ministro e uffici di staff che si manifesta, da un lato, nella nomina intuitu personae, senza predeterminazione di alcun rigido criterio selettivo, dall’altro lato l’azzeramento di tali incarichi al momento della cessazione dalla carica del Ministro.
Decisione della Corte:
La Corte giudica non fondata la questione sollevata dal giudice rimettente.