TAR LAZIO Sez. Terza Ter., Ordinanza del 22 ottobre 2010, n. 4663/2010 Natura giuridica della RAI – Giurisdizione del giudice amministrativo e del giudice ordinario

12.05.2010

La legittimità della procedura concorsuale bandita dalla RAI – Radiotelevisione italiana Spa per la futura (ed eventuale) assunzione di giornalisti professionisti da utilizzare con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato presso le sedi regionali della medesima società esula dalla giurisdizione del giudice amministrativo e rientra in quella del giudice ordinario.
La procedura concorsuale in questione, infatti, attiene all’attività di organizzazione della RAI, soggetto privato seppure gestore di un pubblico servizio (Cass. Civ., s.u., ord., 13 agosto 2002 n. 12200) e costituisce attività svolta da un soggetto privato e propedeutica all’espletamento della successiva attività di gestione del servizio pubblico (quest’ultima sì conoscibile dal giudice amministrativo), con la conseguenza che, rivestendo rilievo strumentale e interno, le controversie avverso la stessa rivolte rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario (Cass. Civ., n. 71 del 2000; n. 532 del 2000 e n. 10032 del 2001.
Seppure si aderisse alle conclusioni cui recentemente è pervenuta la Corte di Cassazione a sezioni unite 22 dicembre 2009 n. 27092 relativamente alla natura di ente pubblico della RAI Spa e seppure si ritenesse la giurisdizione del giudice amministrativo in relazione ai procedimenti posti in essere dalla stessa Rai Spa nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità ai sensi dell’art. 18 (reclutamento del personale delle società pubbliche) secondo comma, D.L. 25 giugno 2008 n. 112, è comunque assorbente la considerazione che la giurisdizione del giudice amministrativo nella materia del pubblico impiego è limitata alle procedure concorsuali per l’assunzione di “pubblici dipendenti” e che i giornalisti che potrebbero essere assunti dalla RAI all’esito della procedura in questione non diventeranno certamente “pubblici dipendenti”.

a cura di Davide Della Penna