Una lettura giuridica della valutazione della performance individuale nel c.d. “decreto Brunetta”.

07.05.2010

Sommario: 1. I punti d’analisi della valutazione della performance individuale (della dirigenza e ad opera della dirigenza)  nel c.d. decreto Brunetta; 2. La difficile emersione del ruolo di valutatore della dirigenza nella valutazione della performance del personale. Un ruolo compresso tra un quadro legislativo incerto (ed “avverso”) e gli interventi dell’Organismo indipendente di valutazione; 3. La valutazione della dirigenza pubblica: le disfunzioni applicative dell’abrogato art. 5, d.lgs. n. 286/99 e le prospettive di analisi del  dato legislativo attuale; 4. Il presupposto necessario per la valutazione della dirigenza: verso il corretto funzionamento della  funzione di indirizzo? 5. Due questioni relativamente al conferimento degli incarichi dirigenziali: l’individuazione degli obiettivi per il dirigente ed il peso della valutazione nel conferimento di successivi incarichi; 6. Alla ricerca della garanzia di partecipazione del valutato nell’ambito dell’iter valutativo;  7. Le ipotesi di “intervento” sulla retribuzione di risultato: una ratio “incentivante” ed una “afflittiva”;  8. La responsabilità di cui all’art. 21, d.lgs. n. 165/01 post  d.lgs. n. 150/09: una formulazione normativa che continua a presentare un deficit di garanzie per il dirigente pubblico.

di Daniela Bolognino


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