Democrazia e sussidiarietà: il caso portoghese

25.06.2007

Docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Lisbona – Portogallo; già deputata dell’Assemblea della Repubblica portoghese ed ex parlamentare europea [1]

Il principio di sussidiarietà è stato inserito nella Costituzione portoghese in applicazione del Trattato di Maastricht.
In un primo momento, è stato inserito nella clausola europea della Costituzione come limite al trasferimento dei poteri all’Unione europea. In un secondo momento, è stato previsto in Costituzione come principio guida al legislatore nel processo normativo di devoluzione del potere dal governo ai livelli amministrativi più vicini possibili al popolo.
Da un lato, la sussidiarietà è stata accolta dai giuristi protoghesi non solo come principio politico di prossimità, ma come vero e proprio principio giuridico; tuttavia, non è stata applicata effettivamente all’interno dell’organizzazione amministrativa nazionale.
Dall’altro lato, il principio di sussidiarietà è stato utilizzato, senza successo, contro le decisioni dell’Unione europea.

[1] Relazione presentata al Convegno “Democrazia e sussidiarietà. Esperienze, problemi e prospettive” – venerdì 22 giugno 2007, organizzato dal Centro Bachelet dell’Università Luiss Guido Carli nel contesto dell’Incontro europeo dei docenti universitari.

di Margarida Salema D'Oliveira Martins


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