La Corte ha precisato, per la prima volta, i legami tra la Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen e la libera circolazione delle persone

30.05.2006

In seguito ad un ricorso presentato dalla Commissione delle Comunità europee contro la Spagna dinanzi alla Corte di Giustizia delle Comunità europee, quest’ultima ha precisato i rapporti che intercorrono tra la Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schenghen e il diritto comunitario della libera circolazione di persone . Due cittadini algerini, i sigg. Farid e Bouchair, coniugi di cittadine spagnole, residenti rispettivamente a Dublino e a Londra, hanno esposto denuncia dinanzi alla Commissione contro le autorità spagnole, le quali hanno rifiutato loro l’ingresso nello spazio Schengen per il solo motivo che essi sono stati inseriti dalla Germania nell’elenco delle persone non ammissibili del sistema d’informazione (SIS).
La Corte ha rilevato, anzitutto, che il protocollo di Schengen conferma che le disposizioni dell’acquis di Schengen sono applicabili unicamente se e nella misura in cui esse sono compatibili con il diritto dell’Unione e della Comunità. La cooperazione rafforzata nel settore di Schengen deve essere condotta nell’ambito giuridico e istituzionale dell’Unione e nel rispetto dei trattati.
Inoltre, la Corte ha poi precisato che nel caso di cittadini di uno Stato terzo, coniugi di cittadini di uno Stato membro, segnalati nel sistema di informazione Schenghen ai fini della non ammissione, uno Stato membro, prima di rifiutare loro l’ingresso nello spazio Schengen, deve verificare se la presenza di tali persone costituisca una minaccia effettiva, attuale e abbastanza grave per un interesse fondamentale della collettività.
Di conseguenza la Corte ha condannato la Spagna per il motivo che le autorità spagnole hanno rifiutato l’ingresso ai sigg. Farid e Bouchair senza aver preliminarmente verificato se la loro presenza costituisse una minaccia effettiva, attuale e abbastanza grave per un interesse fondamentale della collettività.

a cura di Cristina Naso