Parlamento europeo: Garantire la qualità delle Università europee

27.10.2005

Garantire la qualità dell’insegnamento superiore nell’UE e favorire il riconoscimento reciproco dei sistemi nazionali di valutazione della qualità. Erano questi gli obiettivi di una cooperazione lanciata nel 1998. La relazione parlamentare di Ljudmila NOVAK (PPE/DE, SI) propone ulteriori progressi. La posta in gioco è importante: il sapere dovrebbe essere alla base della società europea. Gli studenti europei, e non, devono essere sicuri che l’insegnamento che ricevono nell’UE è di elevata qualità.

D’accordo con la Commissione, i deputati ritengono che occorre migliorare ulteriormente il funzionamento dell’istruzione superiore europea, «soprattutto per quanto riguarda la qualità». Tuttavia, piuttosto che «esigere», come proponeva l’Esecutivo, che le agenzie di certificazione o accreditamento «siano indipendenti nelle loro valutazioni», i deputati chiedono agli Stati membri di «incoraggiare» quelle operanti nel loro territorio ad esserlo.

Inoltre, queste agenzie dovrebbero essere spronate ad applicare i criteri di certificazione della qualità definiti dalla precedente raccomandazione del 1998 e ad applicare la serie di norme generali e indirizzi comuni adottata a Bergen ai fini della valutazione. Tali norme, d’altra parte, andrebbero applicate in modo «da tutelare e promuovere la diversità e l’innovazione».

Per i deputati, poi, oltre alle agenzie di certificazione, anche i rappresentanti delle autorità nazionali e il settore dell’istruzione superiore andrebbero incitati a creare, con le parti sociali, un registro europeo delle agenzie di certificazione di qualità, «basato su una valutazione nazionale».
D’altra parte hanno soppresso la richiesta rivolta agli Stati membri di accettare le valutazioni effettuate da tutte le agenzie di certificazione iscritte nel registro europeo «come base di decisione per la concessione di licenze e sovvenzioni agli istituti di istruzione superiore».

Per promuovere la loro reputazione internazionale, i deputati chiedono di consentire alle università di mirare a una valutazione complementare da parte di un’altra agenzia iscritta nel registro europeo. Gli Stati membri, inoltre, dovrebbero promuovere la cooperazione tra agenzie «in modo da aumentare la fiducia reciproca e il riconoscimento delle valutazioni», contribuendo così «al riconoscimento delle qualifiche ai fini di studio o di lavoro in un altro paese».

Background

E’ in occasione dell’incontro del maggio 2005 a Bergen, che i ministri di 45 Stati europei hanno stabilito di comune accordo le premesse per sviluppare ulteriormente lo Spazio europeo dell’istruzione superiore, anche per quanto concerne i sistemi di certificazione della qualità. In quella sede, nonostante i progressi registrati in molti paesi in merito all’istituzione di sistemi per la certificazione della qualità ed alla promozione della cooperazione, era stata rilevata la necessità di ulteriori passi in avanti.

La proposta di raccomandazione emanata successivamente chiede agli istituti di istruzione superiore un miglioramento della qualità mediante l’introduzione sistematica di meccanismi interni di certificazione della qualità che fungano anche da base per una valutazione esterna. Si tratta poi di sviluppare un sistema comune di norme, procedure e linee guida in materia di certificazione della qualità, che mira ad istituire un insieme uniforme di regole tali da evidenziare le analogie e le differenze fra i programmi di studio, senza armonizzarli.

Inoltre, è prevista l’istituzione di un registro europeo di agenzie di certificazione della qualità e accreditamento in seno al quale gli istituti di istruzione sono liberi di scegliere un’agenzia corrispondente alle loro esigenze. La Commissione, infine, propone che per le decisioni circa la concessione di licenze ed il finanziamento degli istituti di istruzione superiore gli Stati membri accettino il giudizio delle agenzie iscritte nel registro europeo.

f.cherubini