Energia-Il nuovo documento di consultazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas sulle possibili misure per aumentare la concorrenza nel mercato elettrico

06.06.2005

Il 7 maggio 2005 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha diffuso un documento di consultazione che illustra una serie di misure che potrebbero essere adottate per promuovere la concorrenza nel mercato dell’energia elettrica.
Il documento prende le mosse dall’indagine conoscitiva sullo stato di liberalizzazione del mercato elettrico che l’AEEG ha svolto congiuntamente all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), conclusasi nel febbraio scorso, dalla quale è emerso un quadro abbastanza critico del settore, contraddistinto dalla presenza di un operatore dominante (Enel), in grado di fissare il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso nel sistema delle offerte.
L’indagine conoscitiva ha pertanto indotto l’AEEG a ritenere necessaria l’adozione urgente di alcune misure pro-concorrenziali, che rimuovano gli ostacoli ad oggi esistenti nel segmento dell’offerta di energia.
Secondo l’organismo di regolazione sarebbe necessario, innanzitutto, favorire l’insediamento di nuovi impianti di produzione da parte di soggetti differenti dall’operatore dominante nelle zone che ne hanno attualmente bisogno, sulla base della domanda; bisognerebbe altresì diffondere l’utilizzo di contratti di medio/lungo termine, che garantiscano la crescita di un mercato stabile, nonché sviluppare le infrastrutture di trasporto, sia interne che di interconnessione con i Paesi con cui l’Italia confina.
Tuttavia, come evidenzia l’AEEG, il settore elettrico presenta caratteristiche tecniche che, in un certo senso, determinano l’esercizio del potere di mercato da parte di un operatore dominante, quali la rigidità della domanda, i tempi lunghi per l’ingresso di nuova capacità produttiva, gli elevati costi fissi di produzione, la difficoltà di immagazzinare efficacemente l’energia e la necessità di condividere le reti per il trasporto.
L’AEEG propone, in particolare, tre tipi di misure pro-concorrenziali, volte a ridurre il potere di mercato di Enel:
a) cessione a terzi di capacità produttiva, ovvero vendita di impianti;
b) cessione a terzi della sola disponibilità di capacità produttiva, mediante contratti cosiddetti di tolling tra l’operatore cedente (tollee) e l’acquirente (toller);
c) interventi di regolazione delle centrali indispensabili per la copertura della domanda ed essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, tramite l’affidamento al Gestore della Rete e la regolazione dei ricavi.
Le preferenze dell’Autorità sono orientate verso gli interventi sub b) e c). La cessione della capacità produttiva, infatti, introdotta in Italia dal decreto Bersani di liberalizzazione n. 79/99 mediante la costituzione delle Genco, potrebbe portare alla creazione di società di produzione di dimensioni inefficienti, considerato che l’attività di generazione è caratterizzata da economie di scala.
Gli altri due tipi di intervento, invece, unitamente all’adozione di misure di regolazione dei prezzi (price cap e bid cap), potrebbero favorire lo sviluppo concorrenziale del mercato nei prossimi due o tre anni.

(Il testo del documento di consultazione è reperibile sul sito http://www.autorita.energia.it/docs/dc/dc_050505delt.pdf)

a cura di Irene Pacelli