Il Dipartimento della Funzione Pubblica a sostegno della diffusione delle nuove forme contrattuali, per la realizzazione delle politiche di sviluppo e la gestione di programmi e progetti complessi

06.12.2004

L’intervento sulle politiche di gestione del personale rappresenta una delle leve organizzative più efficaci per portare avanti la politica di innovazione e di riforma della PA. 
Alcune innovazioni introdotte negli ultimi anni, quali la privatizzazione del rapporto di lavoro, il cambiamento dell’assetto delle relazioni sindacali, l’introduzione contrattuale di alcuni strumenti innovativi di gestione del personale, comportano una modifica radicale dei comportamenti delle ammininistrazioni. 
Per dare supporto a questo “passaggio culturale” il Dipartimento della Funzione Pubblica mette a disposizione di quelle Amministrazioni che, per motivi storici e per il condizionamento del contesto socio-economico in cui operano, hanno maggiori difficoltà ad utilizzare al meglio i nuovi strumenti, un sostegno importante. 
L’utilizzo di forme contrattuali flessibili costituisce in molte amministrazioni uno strumento di grande utilità per consentire un adattamento graduale e ragionato al cambiamento, per affrontare picchi di attività, per accompagnare il passaggio di funzioni tra livelli di governo, per avviare nuove forme di servizio ai cittadini ed alle imprese, ma risulta poco utilizzato da molte Amministrazioni dell’obiettivo 1. Ciò è dovuto, da un lato, alla scarsa conoscenza della normativa di riferimento e delle procedure amministrative e organizzative da adottare, e dall’altro, ad un insufficiente abitudine e propensione all’innovazione e al cambiamento, che rendono meno frequente di quanto sarebbe auspicabile l’uso di queste modalità contrattuali. 
Tutta la pubblica amministrazione deve diventare un datore di lavoro eccellente e par farlo deve adottare nuovi metodi di gestione, che superino le logiche del passato. In tal senso la politica di sviluppo deve poter contare, per raggiungere gli impegnativi obiettivi fissati dal QCS obiettivo 1 2000/2006 di una “macchina” amministrativa in forte e continuo miglioramento, che utilizza al meglio tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dalla normativa e dai contratti. 
In particolare, all’interno della misura II.2 del PON ATAS, “Sviluppo ed adeguamento delle strutture e del personale impegnati, con funzioni diverse, nelle attività di programmazione, coordinamento, gestione, sorveglianza e controllo dei programmi dei Fondi Strutturali Europei”, a titolarità del Dipartimento della Funzione Pubblica, è prevista l’Azione 4.3 “Sostegno allo sviluppo e alla diffusione di strumenti innovativi per la gestione e la valutazione del personale”. 
In attuazione della misura è stato avviato un progetto che prevede attività formative ed informative di supporto e promozione dell’utilizzo delle nuove forme contrattuali, con particolare attenzione all’utilizzo di forme contrattuali flessibili nell’ambito della programmazione e gestione delle politiche strutturali. 
La finalità dell’intervento è quella di definire nuovi servizi, migliorare le strutture organizzative e le procedure dei sistemi amministrativi regionali e locali, nell’ambito della gestione delle risorse umane, attraverso la realizzazione di una serie di attività formative e informative dirette al personale (dirigenti e funzionari) in grado di fornire un flusso continuo di dati, informazioni e modelli organizzativi e di contribuire a produrre soluzioni innovative alle problematiche operative delle amministrazioni. 
In tale ambito il Dipartimento, con il bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 9 settembre 2003, ha affidato a soggetti esterni, competenti in materia di politiche del personale, contrattualistica del lavoro, formazione ed informazione alla PA, la realizzazione di un intervento, suddiviso in due lotti, con forte contenuto innovativo finalizzato a rafforzare la conoscenza e l’utilizzo delle nuove forme contrattuali nelle Amministrazioni delle Regioni dell’obiettivo 1. 
Il progetto presentato dal RTI costituito da ASS.FOR.SEO S.c.r.l., Confor Informatica e PRAEL Sistemi SpA, articolato in due lotti correlati, ruota su due principali strategie di intervento: 
– l’implementazione di un servizio informativo e consulenziale diffuso; 
– la realizzazione di una attività di formazione intervento. 
L’operazione promuove la costituzione di una rete professionale dei dirigenti e dei funzionari degli Uffici del Personale delle Pubbliche Amministrazioni dell’obiettivo 1. 
L’obiettivo del progetto è da un lato di raccogliere, ridefinire e rendere disponibili informazioni, e pareri sulle tematiche della gestione del rapporto di lavoro, dei temi della sicurezza e delle controversie sul lavoro; e dall’altro di promuovere la sperimentazione e l’utilizzo di forme contrattuali flessibili in un certo numero di amministrazioni. 
La durata del progetto è di due anni, da novembre 2003 a ottobre 2005 e coinvolge le amministrazioni locali appartenenti alle regioni Obiettivo 1 attraverso i propri dirigenti e funzionari degli Uffici del personale. 
L’impegno economico per la realizzazione dell’intervento è di circa Euro 2.640.000,00. I due lotti prevedono: 
Lotto A: Progettazione e realizzazione di un supporto formativo ed informativo sperimentale di assistenza multimediale sui temi della gestione del rapporto di lavoro pubblico, la sicurezza e le controversie. 
Lotto B: Realizzazione di un’attività di formazione-intervento tesa a formare e sensibilizzare i re-sponsabili del personale all’utilizzo delle nuove forme contrattuali e gestionali, ed a produrre, allo stesso tempo, strumenti e procedure operative per il loro ottimale utilizzo e funzionamento. 
La realizzazione dell’attività informativa comprende la definizione di un complesso di strumenti per raccogliere, ridefinire e rendere disponibili informazioni, pareri e percorsi organizzativi delineati da vari enti ed istituzioni pubbliche (Dipartimento Funzione Pubblica, Aran, Ispesl, Ministero del Lavoro, ecc.) sulle tematiche della gestione del rapporto di lavoro, dei temi della sicurezza e delle controversie sul lavoro. Gli strumenti informativi devono offrire indicazioni, suggerimenti e chiarimenti pratici, utilizzabili nell’attività quotidiana della Pubblica Amministrazione, in relazione all’autonomia di ciascuna Amministrazione nella gestione dei rapporti di lavoro. Il servizio è disponibile per 24 mesi, in via sperimentale, e comprende: 
 una Redazione centrale, con il compito di monitorare norme, pareri, dottrina, giurisprudenza, contratti ed altre informazioni per progettare, elaborare, e rendere fruibili, per i vari media utilizzati, tutti i contenuti sui temi del lavoro pubblico, nonché attività consulenziale alle Pubbliche Amministrazioni; 
 un Sito web, nel quale sono attivati strumenti di diffusione di informazioni, banche dati normative e giuridiche, strumenti interattivi per la consulenza e l’assistenza giuridica, organizzativa ed economica, supporto alla cooperazione, percorsi formativi in e-learning, newsletter, banca dati di best practice e case history, accessi a software e riviste giuridiche, modelli (ad esempio schemi di contratto), spazi per forum on line, che possano ospitare dibattiti e scambi di informazioni di dirigenti e funzionari degli Uffici del Personale delle Pubbliche Amministrazioni, contribuendo alla promozione della costituzione di una rete professionale permanente tra questi ultimi; 
 una Rete di referenti, esperti nelle varie tematiche del rapporto di lavoro pubblico, in grado, a richiesta, di produrre un flusso dati, informazioni ed esperienze, rendendosi disponibili anche per teleconferenze e convegni; 
 pubblicazioni e Cd Rom, prodotti con cadenza periodica, in cui sono accessibili norme, sentenze sul contenzioso del lavoro pubblico, aggiornamenti sull’applicazione della L.626/94, casi d’innovazione nel settore della gestione del rapporto di lavoro nella P.A. 
 un servizio di Call Center, per lo smistamento delle richieste d’informazione dove si svolgono attività di front – office nei confronti dei fruitori del sito. 
La seconda attività di tipo formativo, della durata di diciotto mesi, comprende un’attività di formazione-intervento, con un’alternanza di momenti d’aula e di stage, tesa a formare e sensibilizzare i responsabili del personale all’utilizzo delle nuove forme contrattuali e gestionali, ed a produrre, allo stesso tempo, strumenti e procedure operative per il loro ottimale utilizzo e funzionamento. 
Sono stati creati gruppi di progetto, costituiti da dirigenti e funzionari dell’Ufficio Personale di diverse Amministrazioni, con l’obiettivo di individuare soluzioni operative all’esigenza di utilizzare le nuove forme di contratto, che hanno ben individuate missioni d’ordine formativo; ciascun gruppo di progetto raccoglie almeno 6 amministrazioni, sulla base di criteri definiti – quali la prossimità geografica, la condivisione di obiettivi comuni, la dimensione delle amministrazioni di riferimento e dell’intervento di sperimentazione che si intende realizzare.E’ prevista complessivamente l’erogazione, per ciascun gruppo di progetto, di non meno di 100 giornate di formazione, rivolte ai funzionari e dirigenti coinvolti. Sono previsti momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi tra vertici politici, responsabili delle amministrazioni regionali, locali e del Dipartimento, organi rappresentativi delle realtà coinvolte e dell’ATI, che potranno tradursi in accordi, protocolli d’intesa e documenti strategici. 
Per ciascun gruppo di progetto si è definito un percorso formativo/realizzativo, che nel corso dello svolgimento dell’intervento, intende condurre a: 
– un significativo apprendimento sulle tematiche oggetto dell’intervento; 
– una progettazione di soluzioni innovative; 
– una sperimentazione di queste soluzioni, in almeno due situazioni organizzative; 
– sperimentazione ed elaborazione di modelli e schemi di bandi di concorso, sistemi di reclutamento, forme contrattuali flessibili di impiego del personale ecc. 
L’organizzazione per progetto prevede: 
– sistemi di auditing e feedback continui; 
– aggiornamento normativo continuo; 
– formazione su capacità di comunicazione, relazione e promozione dell’attività; 
– capacità di negoziazione e analisi; 
– possibilità di avvalersi di professionalità specifiche reclutate ad hoc per uno specifico progetto; 
– sistemi informativi adeguati; 
– infrastrutture informatiche di supporto; 
Il risultato atteso è un incremento ed una diffusione, nelle Amministrazioni coinvolte, delle competenze sia normative sia gestionali relative alla tematica trattata, e del know how costituito dalla metodologia di formazione-intervento e dal lavoro per progetti. 
Le azioni intendono anche stimolare il cambiamento organizzativo, verso forme più aperte e meno strutturate gerarchicamente, contribuendo all’attivazione di gruppi di progetto o di altre formule organizzative innovative. 
La partecipazione all’intervento può costituire il primo step verso la trasformazione della struttura di provenienza in una “organizzazione per progetto” che facilita, a sua volta, l’adozione di figure professionali flessibili tramite i contratti sopraccitati. La creazione di una struttura che lavori per progetto può essere intesa come una attività di follow up rispetto al programma di formazione-intervento. 
Per tutto lo svolgimento delle azioni il collegamento tra l’affidatario ed il Dipartimento, nonché con tutti i soggetti interessati agli interventi e particolarmente le Autorità di Gestione regionali dell’obiettivo 1, è affidato ad un Comitato di Coordinamento composto da due rappresentanti degli Uffici del Dipartimento interessati all’intervento, un rappresentante delle Autorità di Gestione regionali interessate, tre rappresentanti delle Amministrazioni destinatarie e i coordinatori dei progetti. Il Comitato costituisce un luogo di dibattito e di confronto sulle tematiche del progetto e fornisce indicazioni per orientare le attività programmate per la realizzazione dell’intervento. 

a cura di Annalisa Maisto