La Commissione europea approva l’aiuto regionale italiano diretto a ristrutturare il mercato del trasporto delle merci e ad incentivare il trasporto combinato strada mare

04.11.2004

La Commissione ha autorizzato oggi un pacchetto di misure di aiuto, notificato dalla Regione Sicilia e finalizzato alla riqualificazione del trasporto su strada e allo sviluppo del trasporto combinato. Tale regime innovativo resterà in vigore per un periodo di tre anni, con una dotazione finanziaria di circa 35 000 000 euro. 
Obiettivo del suddetto regime è promuovere i servizi di trasporto combinato strada-mare sulle rotte a lunga distanza fra i porti della Sicilia e gli altri porti italiani e comunitari. Il regime è concepito come progetto pilota a carattere sperimentale: esso mira a ristrutturare l’attuale sistema di trasporto merci in Sicilia, incoraggiando le imprese di autotrasporto, in particolare le piccole imprese, ad aggregarsi in strutture organizzative per un migliore utilizzo del trasporto combinato strada-mare. 
Esso prevede la concessione di un ‘bonus ambientale’ per il trasporto via mare di veicoli commerciali di peso superiore a 12 tonnellate o di semirimorchi. L’aiuto sarà concesso ad automezzi che viaggiano con o senza carico, in arrivo o in partenza dai porti della Sicilia, ad eccezione degli automezzi imbarcati sui traghetti che attraversano lo Stretto di Messina. 
Beneficiari saranno le piccole e medie imprese di trasporto stabilite sul territorio dell’Unione europea, che esercitano attività di autotrasporto per conto proprio o di terzi fra i porti della Sicilia e quelli dell’Italia continentale. Saranno tuttavia escluse dall’aiuto le imprese che già effettuano un’attività di trasporto combinato strada-mare e quelle attualmente attive nel trasporto combinato strada-ferrovia .
Alla luce della particolare situazione economica e geografica della Sicilia, delle difficoltà esistenti nell’organizzazione del mercato dei trasporti intermodali e del carattere sperimentale della misura, la Commissione ha considerato l’aiuto in questione compatibile con il trattato ( ) in quanto contribuirà allo sviluppo del settore del trasporto combinato e non falserà la concorrenza in misura contraria all’interesse comune. Esso è inoltre coerente con gli obiettivi del Libro bianco della Commissione sulla politica dei trasporti ( ).

a cura di antonio Barreca