Finalità di questo studio è quella di analizzare, nell’ambito dei  sistemi di realizzazione dei lavori pubblici, la fattispecie dei lavori  in amministrazione diretta come categoria concettuale ricompresa nel  novero dei lavori in economia.
In particolare, con l’amministrazione  diretta l’Ente, impiegando direttamente i propri dipendenti, provvede –  tramite un responsabile del procedimento appositamente nominato –  all’acquisto dei beni e al noleggio dei mezzi necessari per il  compimento dell’opera (art.143 del Regolamento).
Le riflessioni  proseguono con l’analisi dei presupposti di tipo oggettivo- attinenti al  valore e alla tipologia di lavori da realizzare – cui è subordinato il  ricorso all’amministrazione diretta.
Dopo aver analizzato le novità  apportate dal Regolamento di attuazione della Legge Merloni alla  disciplina di lavori in economia in generale e a quella sulla  amministrazione diretta in particolare, l’attenzione di sposta ai  vantaggi e agli svantaggi collegati a tale modalità di esecuzione: se la  eliminazione della intermediazione dell’impresa appaltatrice  rappresenta un indubbio beneficio in termini di risparmio per l’Ente,  l’assenza di quella organizzazione e di quegli strumenti necessari ad  assicurare il buon esito della prestazione, rappresentano un deterrente  sufficiente a disincentivare il ricorso all’amministrazione diretta.
I lavori in “amministrazione diretta” (Art.142 e 143 DPR 554/99 – Regolamento di attuazione della Legge 109/94)
20.11.2001